Il rischio di incidente stradale
rimane alto lungo la costa e nei comuni capoluogo di provincia,
come risultano pericolose l'autostrada A25, la ss 650 Fondo
Valle del Trigno, la ss 696 del Parco Sirente-Velino e la ss 690
Avezzano-Sora. È quanto emerge dai dati Istat relativi agli
incidenti stradali registrati in Abruzzo nel 2015.
L'anno scorso il maggior numero di incidenti (2.204, il 68,5%
del totale) è avvenuto sulle strade urbane, provocando 34 morti
(40,5% del totale) e 3.117 feriti (64,6%). Rispetto all'anno
precedente i sinistri diminuiscono del 5,6% sia in ambito urbano
che sulle strade extraurbane e del 13,3% sulle autostrade. Gli
incidenti più gravi continuano ad avvenire sulle strade
extraurbane (5,1 decessi ogni 100 incidenti) e sulle autostrade
(4,5).
La percentuale più alta di sinistri stradali (circa il 45%)
avviene lungo un rettilineo, sia sulle strade urbane che su
quelle extraurbane. In ambito urbano gli incidenti che si
verificano in corrispondenza degli incroci rappresentano il
22,0% del totale, seguono quelli che avvengono nei pressi di una
intersezione (20,5%) e in curva (6,4%). Lungo le strade
extraurbane il 25,5% degli incidenti avviene in curva, il 14,9%
in corrispondenza di una intersezione.
La maggior parte degli incidenti stradali avviene tra due o
più veicoli (73,6%); la tipologia di incidente più diffusa è lo
scontro frontale-laterale (1.175 casi, 15 vittime e 1.836
feriti), seguita dal tamponamento (516 casi, 8 decessi e 914
persone ferite). La tipologia più pericolosa è la caduta da
veicolo (8,8 decessi ogni 100 incidenti), seguono l'urto con
ostacolo accidentale (6,2) e lo scontro frontale (5,4). Gli
incidenti a veicoli isolati risultano più rischiosi, con una
media di 5,1 morti ogni 100 incidenti, rispetto a quelli che
vedono coinvolti più veicoli (1,7 decessi).
Nell'ambito dei comportamenti errati di guida, il mancato
rispetto delle regole di precedenza o del semaforo, la velocità
troppo elevata e la guida distratta sono le prime tre cause di
incidente e costituiscono complessivamente il 43,5% dei casi.
Considerando solo le strade extraurbane, la velocità troppo
elevata incide per il 19,7% e la guida distratta per il 18,3%.
Il tasso di mortalità standardizzato è più alto per gli
ultrasessantaquattrenni (8 per 100 mila abitanti). I conducenti
dei veicoli coinvolti rappresentano il 63,1% delle vittime e il
67,7% dei feriti in incidenti stradali, le persone trasportate
il 21,4% dei morti e il 25,6% dei feriti, i pedoni il 15,5% dei
deceduti e il 6,7% dei feriti. È over 64 l'84,6% dei pedoni
rimasti vittime di incidente stradale, mentre il 28,3% dei
feriti totali appartiene alla fascia di età 15-29 anni. Il tasso
di lesività standardizzato è pari a 676,7 per la classe di età
15-29 anni e a 447,0 per quella 30-44 anni.
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