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Incidenti stradali: Istat, rischio su costa e nei capoluoghi

Incidenti stradali

Incidenti stradali: Istat, rischio su costa e nei capoluoghi

Alta pericolosità su A/25, ss 650, ss 696 e ss 690

PESCARA, 21 novembre 2016, 15:35

Redazione ANSA

ANSACheck

Il rischio di incidente stradale rimane alto lungo la costa e nei comuni capoluogo di provincia, come risultano pericolose l'autostrada A25, la ss 650 Fondo Valle del Trigno, la ss 696 del Parco Sirente-Velino e la ss 690 Avezzano-Sora. È quanto emerge dai dati Istat relativi agli incidenti stradali registrati in Abruzzo nel 2015.
    L'anno scorso il maggior numero di incidenti (2.204, il 68,5% del totale) è avvenuto sulle strade urbane, provocando 34 morti (40,5% del totale) e 3.117 feriti (64,6%). Rispetto all'anno precedente i sinistri diminuiscono del 5,6% sia in ambito urbano che sulle strade extraurbane e del 13,3% sulle autostrade. Gli incidenti più gravi continuano ad avvenire sulle strade extraurbane (5,1 decessi ogni 100 incidenti) e sulle autostrade (4,5).
    La percentuale più alta di sinistri stradali (circa il 45%) avviene lungo un rettilineo, sia sulle strade urbane che su quelle extraurbane. In ambito urbano gli incidenti che si verificano in corrispondenza degli incroci rappresentano il 22,0% del totale, seguono quelli che avvengono nei pressi di una intersezione (20,5%) e in curva (6,4%). Lungo le strade extraurbane il 25,5% degli incidenti avviene in curva, il 14,9% in corrispondenza di una intersezione.
    La maggior parte degli incidenti stradali avviene tra due o più veicoli (73,6%); la tipologia di incidente più diffusa è lo scontro frontale-laterale (1.175 casi, 15 vittime e 1.836 feriti), seguita dal tamponamento (516 casi, 8 decessi e 914 persone ferite). La tipologia più pericolosa è la caduta da veicolo (8,8 decessi ogni 100 incidenti), seguono l'urto con ostacolo accidentale (6,2) e lo scontro frontale (5,4). Gli incidenti a veicoli isolati risultano più rischiosi, con una media di 5,1 morti ogni 100 incidenti, rispetto a quelli che vedono coinvolti più veicoli (1,7 decessi).
    Nell'ambito dei comportamenti errati di guida, il mancato rispetto delle regole di precedenza o del semaforo, la velocità troppo elevata e la guida distratta sono le prime tre cause di incidente e costituiscono complessivamente il 43,5% dei casi.
    Considerando solo le strade extraurbane, la velocità troppo elevata incide per il 19,7% e la guida distratta per il 18,3%.
    Il tasso di mortalità standardizzato è più alto per gli ultrasessantaquattrenni (8 per 100 mila abitanti). I conducenti dei veicoli coinvolti rappresentano il 63,1% delle vittime e il 67,7% dei feriti in incidenti stradali, le persone trasportate il 21,4% dei morti e il 25,6% dei feriti, i pedoni il 15,5% dei deceduti e il 6,7% dei feriti. È over 64 l'84,6% dei pedoni rimasti vittime di incidente stradale, mentre il 28,3% dei feriti totali appartiene alla fascia di età 15-29 anni. Il tasso di lesività standardizzato è pari a 676,7 per la classe di età 15-29 anni e a 447,0 per quella 30-44 anni.
   

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