Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Cannabis, Pellegrini si cura a Bologna

Cannabis, Pellegrini si cura a Bologna

Di Nanna (Agl), giudice da ok, lascia Abruzzo per cure

PESCARA, 28 settembre 2016, 19:00

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Il Magistrato di Sorveglianza di Pescara Francesca Del Villano ha autorizzato il trasferimento di Fabrizio Pellegrini nella città di Bologna, presso una struttura reperita grazie all'interessamento di Luigi Manconi (PD): di fatto è stato costretto a lasciare la regione che gli nega le cure mediche perché incapace di attuare le sue stesse leggi". Lo dichiara Vincenzo Di Nanna, legale di Pellegrini e segretario di Amnistia, Giustizia e Libertà Abruzzi. "Non solo Pellegrini è stato condannato perché rifiutava di finanziare la criminalità organizzata acquistando la cannabis che gli era stata prescritta come unica terapia efficace, ma la ASL di Chieti, che già aveva preteso si pagasse da solo l'importazione dei farmaci a base di cannabis, non ha saputo o voluto tutelare i diritti del malato neppure dopo la scarcerazione, benché diffidata. Fatto, questo, che non sarebbe avvenuto se solo la Regione Abruzzo avesse dato attuazione a una legge già esistente".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza