A oltre sette anni dal terremoto
tre persone sono finite nei guai per indebita percezione di
erogazioni pubbliche richieste nell'ambito della ricostruzione
aquilana: sotto inchiesta dalla Procura della Repubblica tre
distinte pratiche con i tre beneficiari che hanno subito un
sequestro preventivo per una somma complessiva di 720.908,79
euro, fondi elargiti secondo l'accusa, sulla base di
certificazioni false. Si tratta di un filone che secondo quanto
si è appreso avrebbe altri sviluppi. Le indagini, coordinate dai
pm Simonetta Ciccarelli e Fabio Picuti, avrebbero fatto emergere
ipotesi di reato contestate ai beneficiari dell'indennizzo
nonché, in alcuni casi, anche ai tecnici che hanno redatto i
progetti a corredo delle domande, ritenuti consapevoli delle
false attestazioni. Le indagini sono state condotte da un gruppo
di lavoro composto da ufficiali di polizia giudiziaria della
Procura appartenenti a Forestale, Polizia Municipale e Guardia
di Finanza.
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