"In quel posto c'ero io, ma poteva
esserci qualsiasi altra donna. Non ho problemi con nessuno, sono
una professionista affermata volontaria della Croce Rossa e non
temo nessuna ritorsione nei miei confronti. Posso affermare che
è stato un tentato stupro, andato male solo per il passaggio dei
carabinieri. E comunque lasciamo che siano le forze dell'ordine
a fare il loro lavoro, non è facendo disinformazione che
aiutiamo a rendere migliore una città oppure a far sì che le
donne si sentano libere di andare a passeggiare". Sono le parole
della donna brutalmente aggredita a Pescara mentre passeggiava
martedì sera; ora vuole ringraziare "colui che ha trovato il
telefono e mi ha aiutata, i ragazzini che hanno chiesto aiuto,
due donne che si sono fermate, colui che mi ha coperto, i
carabinieri che nelle loro mille difficoltà mi hanno sostenuta e
soprattutto le operatrici della Croce Rossa che hanno svolto il
loro intervento con preparazione professionalità, delicatezza,
tatto e rispetto".
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