"Con un grande sforzo e con il
sostegno della Camera di Commercio di Pescara, abbiamo
confermato il collegamento tra il capoluogo adriatico e la
Croazia, ma i numeri non ci danno ragione e per il 2017 non
abbiamo programmato il servizio da Pescara". Così
l'amministratore delegato Snav Raffaelle Aiello, al Porto
Turistico Marina di Pescara, annunciando la riattivazione dei
collegamenti tra Pescara e Hvar. L'annuncio è avvenuto
nell'ambito di "Sottocosta", la tre giorni organizzata dalla
Camera di Commercio di Pescara e interamente dedicata al mondo
del mare.
Presenti il governatore della Regione Abruzzo Luciano
D'Alfonso, il comandante della Capitaneria di Porto di Pescara
Enrico Moretti e il presidente dell'ente camerale locale Daniele
Becci.
"Abbiamo Pescara nel cuore, ma per stare sul mercato avremmo
bisogno di 15mila passeggeri l'anno e lo scorso anno ne abbiamo
fatti appena 8mila - ha proseguito Aiello -. Il problema vero è
l'inadeguatezza del porto, che ci costringe ad effettuare il
collegamento con un mezzo veloce da 329 posti, in quanto c'è il
problema del pescaggio, legato ad una profondità dei fondali del
porto di appena 3 metri, quando noi avremmo bisogno di
un'altezza di almeno 5 o 6 metri". Il collegamento, per
quest'anno, sarà comunque garantito dalla Snav, a partire dal 23
giugno fino al 4 settembre prossimi, nei giorni di lunedì,
mercoledì, venerdì, sabato e domenica.
"Questo collegamento contribuisce alla fase di crescita della
nostra città, in particolare sul piano del turismo - è il
commento di Becci -. La Camera di Commercio di Pescara ha
fornito degli incentivi per tre anni di fila, affinché si
mantenesse questo servizio, la cui importanza è sotto gli occhi
di tutti. Finora c'è stato il problema legato all'approvazione
del piano regolatore portuale - ha concluso il presidente
dell'ente camerale - ma la speranza è che al più presto si possa
rendere questo collegamento annuale". Moretti ha invece
ricordato che "quest'anno si festeggia il 50° anniversario del
collegamento con Spalato, una ricorrenza che non deve limitarsi
ad essere uno sterile esercizio di memoria. Il porto, con lo
sforzo di tutti, ha ancora una sua vita - ha sottolineato il
comandante della Capitaneria di Porto pescarese - e non può
essere lasciato morire".
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