L'area del cervello alla base dei
movimenti, cioè la corteccia motoria, durante la fase del sonno
in cui generalmente si sogna "è attiva come se si stessero
compiendo dei movimenti volontari in stato di veglia". Lo dice
una ricerca dell'Università dell'Aquila, dell'Ospedale Niguarda
di Milano, del CNR di Genova, e del Dipartimento di Psicologia
dell'Università di Roma Sapienza, pubblicata su Annals of
Neurology. "Questo studio - dice Lino Nobili, coordinatore dello
studio e responsabile del centro di Medicina del Sonno di
Niguarda - ci permette di comprendere meglio alcuni fenomeni
relativi a certi disturbi del sonno, in particolare il
cosiddetto Disturbo Comportamentale in sonno REM caratterizzato
dalla comparsa di movimenti agitati in sonno, spesso anche causa
di traumatismi notturni, come ad esempio cadute dal letto ma
anche colpi inferti durante il sonno al proprio partner di
letto. Inoltre, si aprono finestre uniche di osservazione
dell'attività cerebrale durante il sonno".
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