Quaranta le tonnellate di alghe ritirate in soli due notte, dalla battigia della spiaggia di Pescara, soprattutto nella zona Sud, con coltri dell'altezza di trenta centimetri. Il dato sul fenomeno "eccezionale ma comunque naturale", è stato fornito dall'assessore comunale alla qualità ambientale Paola Marchegiani che ha sottolineato come gli operatori di Attiva abbiano proceduto alla raccolta "in emergenza di orari e turni", sia "autonomamente che, dal primo albeggiare, in collaborazione con i gestori degli stabilimenti balneari". In alcuni stabilimenti sono stati rimossi fino a 200-300 sacchi di alghe. Nel respingere critiche "in relazione al tardivo intervento di Attivare che avrebbe spedito mezzi in spiaggia a mezzogiorno", l'assessore spiega che "il lavoro mattutino dei trattori in spiaggia, seguito con cura anche dai capiturno proprio per evitare disagi ai bagnanti e massima sicurezza, non solo è stato un necessario prosieguo di quello della notte, ma è stato richiesto dagli stessi balneatori per ovviare a una situazione del tutto eccezionale e garantire ai bagnanti l'uso della spiaggia".
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