Al termine del
meeting all'interno dell'area industriale di Bussi, oggi di
proprietà della Solvay, durante il quale l'azienda ha illustrato
alla Commissione parlamentare d'inchiesta sui rifiuti lo stato
attuale del sito industriale e la produzione corrente, il
presidente Alessandro Bratti ha espresso il parere che in merito
alla bonifica del sito e delle discariche "nel tempo ci sono
stati fatti e cose che hanno rallentato l'intervento del settore
pubblico. Contenziosi tra privati, procedure che non sono andate
avanti in modo lineare, e ora la giustizia deve fare il suo
percorso: lo Stato deve coordinarsi di più".
Bratti si riferisce soprattutto alla tranche di 50 milioni di
euro disponibili per la prima bonifica non ancora utilizzati,
tra ministero dell'Ambiente e commissario ad acta Goio c'è stato
scarso dialogo, e questo non aiuta, ma è anche vero che ci sono
dei responsabili privati che devono assumersi la loro
responsabilità", ha concluso Bratti riferendosi ai rifiuti
velenosi depositati nelle discariche tra gli anni '60-'70 in poi
dalla Montedison.
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