"È una cosa gravissima, se questo
è il calcio è uno schifo. Augurandoci che non sia cosi', la
notizia è un incubo per noi e per la società". Così il vice
presidente dell'Aquila, Massimo Mancini, con parole miste a
sorpresa, sgomento e amarezza, sull'inchiesta sul
calcioscommesse che ha coinvolto l'Aquila calcio con il fermo
del responsabile dell'area tecnica, Ercole di Nicola.
"Non sapevamo nulla, aspettiamo di capire di più, non
condanniamo nessuno, però non dovevamo neppure essere sfiorati
da questa vicenda per i sacrifici fatti e per la nostra onestà,
insomma queste situazioni non ci appartengono, in tal senso,
siamo fuori da questo mondo del calcio", continua il dirigente
rossoblù, il quale invoca che "qualcuno deve fare piazza pulita,
siamo i primi a chiedere chiarezza e che si volti pagina".
Mancini non pronuncia mai il nome di Di Nicola, ma
sottolinea: "Aspettiamo di conoscere i dettagli delle
responsabilità, mi auguro che tutto si chiarisca, in caso
contrario mi sentirei profondamente tradito e sarebbe la più
grande delusione della mia vita".
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