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Immigrazione: Febo, Di Primio è xenofobo o alimenta paura?

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Immigrazione: Febo, Di Primio è xenofobo o alimenta paura?

Casa Pound, Prefetto Chieti torni sulle sue decisioni

CHIETI, 15 aprile 2015, 19:27

Redazione ANSA

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''Partecipare al presidio di Casa Pound contro l'accoglienza di profughi vuol dire, checché ne dica il sindaco Di Primio, condividere il loro pensiero xenofobo. Ma la tentazione di cavalcare quest'onda di paura alimentata ad arte anche a fini elettoralistici, è troppo grande per Di Primio''. Lo afferma il candidato sindaco del centro sinistra Luigi Febo intervenendo sull'iniziativa messa in atto nella tarda mattinata dal primo cittadino di Chieti Umberto Di Primio. ''Una semplice telefonata di richiesta di ipotetica disponibilità da parte inoltrata dal Prefetto su comunicazione del Ministero si è trasformata in un arrivo imminente. E’ lecito domandarsi se sia stato lo stesso Di Primio ad organizzare il tutto - aggiunge Febo. Come rappresentante delle Istituzioni il Sindaco ha il dovere di partecipare ad altri tavoli di lavoro.
    Non dietro lo striscione di Casa Pound. Rispetto all’inadeguatezza della struttura Istituti riuniti San Giovanni Battista, siamo tutti d'accordo ed già acclarato che non ospiterà profughi''. Ed interviene anche Casa Pound che con una ventina di aderenti ha partecipato all'iniziativa. ''Riteniamo profondamente sbagliata la decisione del Prefetto, compiuta ignorando le autorità comunali ed il sentimento della cittadinanza, di individuare il San Giovanni Battista come luogo preposto all'accoglienza dei richiedenti asilo - afferma in una nota Francesco Lapenna, responsabile Casa Pound per la città di Chieti. Il San Giovanni Battista infatti, non possiede i mezzi necessari per garantire un adeguato servizio di accoglienza.
    Inoltre, la vicinanza della struttura ad un istituto elementare, è motivo di forte apprensione per i genitori dei piccoli studenti. Dopo la protesta di questa mattina - prosegue Lapenna - abbiamo saputo che gli immigrati sono stati momentaneamente allontanati dal centro storico della Città di Chieti per essere ospitati in via temporanea in un'altra località. Auspichiamo ora che il Prefetto, tenendo conto anche dell'opposizione delle autorità e della cittadinanza, ritorni sulle sue decisioni, nella speranza che anche le autorità nazionali, da cui il Prefetto dipende e che pianificano l'accoglienza a livello nazionale, preso atto della situazione disastrosa ed insostenibile che si sta delineando in tutta Italia, ripensino in maniera radicale l'intera politica migratoria''.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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