Sono state ricevute dal
viceministro allo Sviluppo Economico Claudio De Vincenti le
rappresentanze istituzionali dell'Abruzzo, composte dal
vicepresidente della Regione Giovanni Lolli e dai sindaci di
Pineto e S. Giovanni Teatino, Robert Verrocchio e Luciano
Marinucci, che questa mattina si sono recate a Roma per
manifestare sulla questione Mercatone Uno, insieme ai sindacati
nazionali e a centinaia di lavoratori dell'azienda di Imola
provenienti da tutta Italia.
"Abbiamo espresso al viceministro tutta la nostra
preoccupazione - ha dichiarato il sindaco Robert Verrocchio - La
vertenza coinvolge circa 3800 dipendenti di tutti i punti
vendita italiani della Mercatone Uno. Circa 130 i posti di
lavoro a rischio nella nostra regione, di cui quasi cento solo a
Pineto, contando i dipendenti e i lavoratori dell'indotto.
"Abbiamo ovviamente anche parlato del consiglio comunale
straordinario che si è svolto a Pineto lunedì - ha proseguito il
sindaco Verrocchio - e abbiamo messo in chiaro che come
Amministrazione non permetteremo che quell'area possa mutare di
destinazione d'uso nei prossimi dieci anni se non ci sarà una
chiara difesa dei livelli di occupazione".
Il viceministro ha ascoltato con attenzione le istanze
presentate, e si è impegnato a riconvocare al più presto un
nuovo tavolo di confronto tra proprietà e sindacati. Un tavolo
era in programma questa mattina, ma l'incontro era stato
disdetto lunedì pomeriggio su richiesta della Mercatone Uno,
suscitando grande preoccupazione da parte dei sindacati.
"Ovviamente saremo di nuovo a Roma quando il tavolo di
confronto sarà riconvocato, perché vogliamo portare
all'attenzione di chi di dovere tutto ciò che non capiamo di
questa vicenda - ha aggiunto il sindaco di Pineto - Il nostro
punto vendita risulta uno di quelli più profittevoli a livello
nazionale, si trova ben collegato e all'interno di un grande
bacino d'utenza. Noi non capiamo il perché della volontà di
chiusura, e faremo sentire le nostre ragioni ovunque sarà
possibile".
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