Frane e smottamenti in Abruzzo a
ripetizione da un mese a questa parte con 41 persone ancora
fuori dalle case nel Pescarese e abitazioni che sembrano
terremotate. Oggi ancora altri casi di cedimenti ma la pioggia
battente sta mettendo a dura prova l'area pescarese.
Casi sui quali "serve attenzione", più di quella che finora è
stata data a livello mediatico nazionale, ha detto all'ANSA il
presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, Gian Vito
Graziano, per il quale non esistono "frane di serie B". "Le
famiglie evacuate sono persone ovunque, che siano abruzzesi,
emiliane o calabresi". "Il fatto è che quando si parla di frane
queste vengono collegate alla Sicilia, alla Calabria o all'
Emilia Romagna mentre il problema del dissesto è trasversale e
colpisce anche il ricco nord est", ha affermato Graziano. Per
quanto riguarda l'Abruzzo "i rischi non sono solo di elevata
sismicità" ma anche di dissesto.
A livello nazionale, secondo il presidente del Consiglio
Nazionale dei Geologi, il territorio italiano "non solo non
regge alle bombe d'acqua, considerate a torto un'attenuante per
l'emergenza, ma non regge, a livello ormai di tutte le Regioni,
neanche più a un normale inverno piovoso dove i fenomeni di
precipitazioni, come in questo caso, non sono intensi ma
costanti". Quindi l'affondo: "In Italia - afferma Graziano - la
programmazione è prossima allo zero. Si naviga a vista".
Domani Graziano sarà a Ferrara, al teatro Boldini, per
parlare di dissesto e sisma ma anche di rispetto e salvaguardia
del territorio italiano a oltre 200 studenti.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA