La Regione Abruzzo chiederà alle
società di gestione delle autostrade la non applicazione degli
aumenti previsti ai pendolari. Lo annuncia Camillo D'Alessandro,
sottosegretario alla Giunta regionale.
"Siamo consapevoli - spiega - che gli aumenti sono legati ad
un contratto che prestabiliva la scansione degli investimenti
nel tempo con i corrispondenti aumenti tariffari. Tuttavia
appaiono non sostenibili sul carico dei lavoratori gli aumenti
annuali che pesano ormai eccessivamente sulla loro condizione
economica. La questione va risolta anche tenendo conto di un
necessario confronto tra tariffe e chilometri negli altri tratti
autostradali italiani".
"Altra partita, invece - aggiunge - riguarda il governo
nazionale. Non è più pensabile che del gettito che le società di
gestione del servizio autostradale versano ogni anno allo Stato
neanche un euro torni sul territorio che ha prodotto quel
gettito, ovvero l'Abruzzo. Parte di quelle risorse - conclude
D'Alessandro - può essere riconosciuta alla Regione che a sua
volta dovrà investirle sul sistema stradale regionale e
interregionale".
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