Oltre 600 pagine per raccontare, dopo una ricerca durata 15 anni, la storia del massimo ente teatrale regionale, fiore all'occhiello della cultura in Italia: è il contenuto del libro 'Il Teatro Stabile d'Abruzzo - Tra Storia e Cronaca' (Ricerche&Redazioni Editore), del giornalista Antonio Di Muzio, di prossima uscita nelle librerie e online. L'opera, introdotta da Dacia Maraini, con la prefazione del docente Ferdinando Taviani, si avvale anche di contributi di illustri studiosi, storici e protagonisti del Tsa - tra i quali Eugenio Barba, Antonio Calenda, Raffaele Colapietra, Umberto Dante e Alessandro Preziosi - che si intreccia con il Tadua, l'Atam, l'Uovo e l'Accademia di Belle Arti, fino ai gruppi teatrali istituzionali e non istituzionali nati in modo spontaneo in Abruzzo. Sono tanti gli interrogativi che il libro cerca di risolvere, tra i quali quello relativo al ruolo che la politica ha avuto nella nascita dell'ente e l'influenza che ha poi avuto nella sua vita, attingendo alle fonti storiche e scritte, partendo da Amiternum per fare la storia di un teatro e dei teatri del territorio. La storia puntuale della maggiore istituzione culturale d'Abruzzo, conosciuta in tutto il mondo grazie a produzioni, spettacoli e protagonisti che hanno lasciato un segno indelebile.
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