"Totale incapacità di intendere e
di volere al momento del fatto. Capace di stare in giudizio e
residua quota di pericolosità da monitorare". Questo il
risultato in estrema sintesi del perito del Gip di Pescara
Gianluca Sarandrea, effettuata dallo psichiatra di Bologna
Renato Ariatti su Massimo Maravalle, il perito informatico di
Pescara che uccise, soffocandolo, il figlio adottivo di 5 anni
Maxim la notte del 18 luglio scorso.
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