Italo Gizzi e Grazia
Marinucci, genitori di Eleonora Gizzi, l'educatrice di 34 anni
scomparsa lo scorso 28 marzo a Vasto, si sono recati questa
mattina all'Ospedale clinicizzato di Chieti dove sono stati
sottoposti al prelievo della saliva. Servirà per stabilire il
Dna da comparare con quello del cadavere rinvenuto ieri mattina
da un tecnico della Società Autostrade sotto un pilone del
viadotto in via Salce.
Gli investigatori vogliono verificare la compatibilità per
dare un nome e un cognome al quel corpo scheletrito per il
troppo tempo sottoposto agli agenti atmosferici e che era lì
sicuramente da aprile. Cadavere che era in posizione fetale e
adagiato su alcuni cartoni come un rudimentale letto dove
trascorrere la notte. La zona, che è recitata, è stata
sottoposta a sequestro giudiziale da parte della Procura di
Vasto. In quella zona, che dista un paio di chilometri
dall'abitazione della famiglia Gizzi, era stata battuta dai
volontari e dalle forze dell'ordine impegnati nelle ricerche di
Eleonora.
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