La tragica morte di Maxim, il
bambino di 5 anni di origini russe adottato da una famiglia di
Pescara e ucciso nel sonno dal padre, che è sotto cure
psichiatriche, è trattata dalla stampa russa. Secondo quanto
riferisce oggi il giornale 'Rossijskaia gazieta', organo del
governo russo, le autorità giudiziarie della regione Russa di
Amur, stanno esaminando i documenti per l'adozione di Maxim,
presentati nel 2012 dai funzionari statali locali alla Corte
suprema regionale di Amur, la quale aveva autorizzato l'adozione
del bambino da parte della famiglia italiana. Il giornale
riferisce anche che il Commissario per i diritti dei bambini,
Pavel Astakhov, ha chiesto al premier italiano Matteo Renzi di
prendere sotto il suo controllo personale l'andamento delle
indagini sulla tragica morte del bambino russo.
Dal canto suo, Elena Mizulina, capo della commissione
parlamentare della Duma (camera bassa del parlamento russo) per
le questioni della famiglia, delle donne e dei bambini, ha
proposto di irrigidire le modalità che i cittadini italiani
devono rispettare per ottenere l'adozione di bambini russi, dato
che l'Italia sta al primo posto per il numero dei bambini russi
adottati. Negli ultimi dieci anni i cittadini italiani hanno
adottato oltre seimila bambini russi. Inoltre - sempre secondo
quanto riportato dal giornale - secondo una nota giurista russa
Alla Dzugaieva, esperta di adozioni stranieri, nelle competenze
dei funzionari statali russi, addetti alle adozioni degli
stranieri, non entra il compito di verificare la capacità di
intendere e di volere dei genitori stranieri. "A loro spetta
solo esaminare attentamente i documenti presentati dagli
italiani per accertarsi che questi documenti rispettino le norme
della legge sulle adozioni", sostiene la giurista.
Domenica scorsa si sono svolti i funerali del bimbo, che era
da due anni e mezzo in Italia. Il papà, ieri davanti al gip ha
confermato di aver ucciso il bambino.
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