"E' evidente che per Medoilgas la
sentenza del Tar Lazio rappresenta solo un incidente di
percorso": lo afferma, in una nota, il consigliere regionale
abruzzese del Prc Maurizio Acerbo secondo il quale "la muscolare
ostentazione di tanta sicurezza da parte dell'Amministratore
Delegato può voler dire due cose: che Medoilgas sta lavorando a
stretto contatto con Governo e portatori di interessi per
trovare una soluzione 'al di fuori dei tribunali', in grado di
sbloccare il progetto, e che ha necessità di tranquillizzare una
vasta platea di azionisti e investitori, innervositi dagli 'stop
and go' del procedimento autorizzativo di Ombrina".
Di qui l'appello ai parlamentari abruzzesi e al
sottosegretario all'Economia con delega al Cipe, Giovanni
Legnini: chiediamo, scrive Acerbo, ciò "che il coordinamento No
Triv e gli ambientalisti chiedono da un anno e mezzo: esercitare
ogni pressione sul Governo affinché con decreto legge si
cancelli immediatamente l'art.35 del Decreto Sviluppo,
consapevoli, ancor più di prima - prosegue - del fatto che il
pronunciamento del Tar Lazio non impedirà a Medoilgas di tentare
di portare al termine Ombrina, ma che, al contrario, indurrà la
compagnia britannica a intensificare le pressioni sul Governo e
sui Ministeri Ambiente e Sviluppo Economico per ottenere la
concessione ad estrarre".
La nota è firmata da Acerbo come candidato alla presidenza
della Regione Abruzzo e da Enzo Di Salvatore, candidato "no
triv" alle elezioni europee per la lista "L'Altra Europa con
Tsipras".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA