/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Parroco Gaza, la visita di Pizzaballa conforto dopo sofferenze

Parroco Gaza, la visita di Pizzaballa conforto dopo sofferenze

'Il Papa chiama tutti i giorni, una vicinanza commovente'

ROMA, 20 maggio 2024, 10:46

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Un dono immenso, un conforto per chi da mesi patisce stenti e sofferenze. La Chiesa è davvero una grande famiglia dove tutti, grandi e piccoli, lavoriamo per la gloria di Cristo e la pace". Con queste parole padre Gabriel Romanelli, parroco della chiesa latina della Sacra Famiglia di Gaza, racconta al Sir la visita di 4 giorni, che si è chiusa ieri 19 maggio, del patriarca di Gerusalemme, il cardinale Pierbattista Pizzaballa, alla parrocchia.
    Papa Francesco ha fatto sentire la sua vicinanza: "Un vero padre che tutti i giorni chiama i propri figli in difficoltà.
    Ogni sera alle 20 i fedeli si radunano intorno a padre Youssef in attesa di ascoltare la voce del Pontefice e di ricevere la sua benedizione. Cosa che è avvenuta anche in questi giorni. Una cosa commovente che fortifica la fede dei nostri cristiani", commenta padre Romanelli.
    L'ingresso del patriarca a Gaza ha coinciso anche con il ritorno tra i suoi fedeli di padre Romanelli che, al momento dello scoppio della guerra, era fuori dalla Striscia. Giovedì scorso, finalmente, ha potuto riabbracciarli insieme alle religiose del Verbo Incarnato (Ive) e al suo vicario padre Youssef Asaad che ha fatto sapere di voler restare a Gaza nonostante i mesi difficili trascorsi nel compound parrocchiale con circa 700 sfollati cristiani, oggi ridotti a circa 500.
    "Sono tornato e resterò con loro - spiega padre Gabriel -. Con noi per un certo tempo ci saranno anche il Provinciale dell'Ive, padre Carlos Ferrero, e una terza suora, anche lei argentina, del Verbo Incarnato, suor Maria Meraviglia di Gesù. Qui ci sono tante cose da fare e serve aiuto". Durante la sua permanenza a Gaza il card. Pizzaballa ha incontrato la comunità cristiana sfollata, ha parlato con i fedeli, ha visitato alcune strutture parrocchiali distrutte, ha assistito ai giochi dei bambini, celebrato messe e presieduto veglie di preghiere e Rosari, benedetto un panificio restaurato grazie anche al patriarcato latino e fatto visita alla parrocchia greco-ortodossa di San Porfirio.
    Padre Romanelli parla dei suoi fedeli che ha potuto vedere dopo sette mesi: "Ho visto nei loro volti tanto dolore ma anche tanta serenità. Riporto le parole del patriarca che rendono bene questo loro stato d'animo: 'Mi stupisce la loro serenità. Non sono arrabbiati, nonostante l'enorme sofferenza provocata da questa guerra che non vuole finire'. Ho visto anche moltissime macerie. Non c'è praticamente nessun edificio che non sia stato toccato, bombardato, danneggiato o distrutto. Ci vorranno anni per ricostruire Gaza. Ma le persone hanno voglia di continuare a vivere, di riprendersi".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza