"Stupisce che nella bozza di revisione dello Statuto speciale consegnata alla Presidente del Consiglio dei Ministri non ci sia nulla sulla competenza regionale in materia di concessioni. Stupisce perché si tratta di un tema molto rilevante per la nostra Regione. Tema che, invece, è stato affrontato dal Trentino Alto-Adige, con una proposta specifica che attribuisce alle due Province competenza piena in materia di concessioni idroelettriche. La Valle d'Aosta, invece, cosa fa? Sta solo a guardare?". Lo ha detto la consigliere Chiara Minelli (Pcp) presentando in aula un'interrogazione sulla revisione dello Statuto in materia di concessioni idroelettriche.
"Mi sembra grave - ha aggiunto - che non si pensi di utilizzare questa revisione per sanare una disposizione anacronistica del nostro articolo 8, che nega la competenza della Regione in materia di concessioni idroelettriche. È altrettanto grave il perdurante silenzio sulla norma di attuazione sulla stessa tematica".
La replica del presidente della Regione, Renzo Testolin: "I limiti che scontano le procedure per l'assegnazione delle concessioni idroelettriche derivano dalla normativa eurounitaria più che da quella statale. Il limite del principio della tutela della concorrenza è infatti di derivazione eurounitaria e vincolerebbe la Regione allo stesso modo dello Stato".
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