Con 19 voti a favore e 16 astensioni
il Consiglio Valle ha approvato il disegno di legge di
manutenzione dell'ordinamento regionale per il 2024 (legge
"omnibus").
Composto di 28 articoli il provvedimento è stato illustrato in
aula dal consigliere Roberto Rosaire (Uv): "Con questo disegno
di legge non si muta radicalmente la disciplina legislativa
vigente - ha detto - ma si apportano le modifiche necessarie a
migliorare la comprensione del testo o a coniugare le varie
leggi con le nuove normative cui sono collegate". Tra gli altri,
si evidenziano gli articoli che definiscono le procedure
amministrative per l'approvazione della "Rete ecologica
nazionale" e per la sua attuazione, la possibilità per gli enti
pubblici dipendenti dalla Regione, le società controllate, le
associazioni, le fondazioni e i consorzi di avvalersi della
società Inva e della Stazione unica appaltante per
l'acquisizione di servizi e forniture e per l'affidamento dei
lavori, la soppressione del requisito della cittadinanza
italiana o europea per l'accesso ai mutui agevolati per il
recupero di fabbricati situati nei centri di specifiche zone del
Piano regolatore comunale a seguito della sentenza della Corte
costituzionale n. 53/2024, l'ampliamento della fascia di età dei
destinatari degli interventi previsti dalla legge regionale in
materia di politiche giovanili, compresa tra i 14 e i 35 anni.
Riguardo alla competenza di riscossione coattiva degli enti
locali, Stefano Aggravi (Rassemblement valdotain) si è detto
"perplesso sulle modifiche che vengono apportate di volta in
volta all'impianto normativo: a forza di piccole modifiche si
rischia che il disegno complessivo vada perso". "La norma in
discussione - ha replicato il presidente della Regione, Renzo
Testolin - è stata redatta per dare risposte concrete alle
esigenze rappresentate dai Comuni. Al momento è ancora in corso
l'approfondimento delle tematiche più sensibili e rilevanti per
i Comuni che sono ancora in una fase di vaglio interno agli enti
locali stessi prima di diventare tema di confronto per
addivenire a una proposta che sarà messa a disposizione della
Commissione competente".
"Ancora una volta si ha fretta di portare in aula un testo di
legge e alla mia richiesta di ulteriori approfondimenti in
Commissione si vota contro" ha infine osservato Erika Guichardaz
(Pcp). "L'intero disegno di legge - ha concluso Testolin -
tratta aspetti squisitamente tecnici e amministrativi che poco,
se non nulla, hanno a che vedere con scelte politiche o
strategiche ma servono a snellire i processi applicativi o a
rispondere ad esigenze operative specifiche utili ad una più
efficace applicazione delle norme stesse".
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