"Su mandato del Governo regionale, le strutture ricettive e commercio e di programmazione territoriale hanno effettuato uno studio finalizzato alla predisposizione di un disegno di legge che in qualche modo possa fornire una soluzione a questa criticità. Il lavoro avviato a fine 2023 è stato consegnato di recente: la bozza di testo di legge disciplina il riuso di edifici esistenti, alberghieri e non, finalizzato all'alloggio del personale di imprese alberghiere o esercenti attività di somministrazione di alimenti e bevande in attività". Lo ha detto l'assessore regionale al turismo, Giulio Grosjacques, rispondendo in aula ad un'interrogazione a risposta immediata di Rassemblement valdotain sulla scarsa disponibilità di alloggi da destinare ai dipendenti del settore turistico.
"Il documento, nello stimolare i presupposti per un insediamento definitivo da parte dei lavoratori stagionali impiegati nelle località turistiche interessate, può avere anche una valenza sociale - ha aggiunto - volta ad attenuare le dinamiche di spopolamento che stanno investendo i nostri comuni. Si tratta ovviamente di un primo modello, di una prima base di lavoro che sarà oggetto nei prossimi giorni di adeguata riflessione da parte della maggioranza regionale e, in seguito, di confronto con le competenti Commissioni consiliari e con tutti gli altri portatori di interesse. Un documento che potrà costituire un valido complemento e un sostegno alle iniziative autonome dei singoli Comuni, come quello di Courmayeur che prevede uno sgravio sull'Imu per le case che saranno messe a disposizione dei lavoratori stagionali".
"Aspettiamo il testo di legge per esaminarlo in Commissione - ha replicato il Stefano Aggravi (Rv) -, augurandoci che ci siano delle proposte ad ampio raggio su cui confrontarsi. La problematica si collega anche alla mancanza di disponibilità di personale stagionale nelle località turistiche: mettere in campo queste misure può fungere quindi da elemento di attrattività per i nostri comuni".
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