Invitare i "membri di parte
regionale della Commissione paritetica ad operare affinché la
competenza della Regione di disciplinare con propria legge le
procedure e modalità per il rilascio" delle concessioni per la
derivazione d'acqua "sia piena e ampia, senza clausole e griglie
restrittive che vanificherebbero la potestà legislativa che la
Regione autonoma può esercitare nel rispetto dei principi
fondamentali dell'Unione europea e dell'ordinamento dello
Stato". E' l'obiettivo di una mozione presentata dalle
consigliere regionali del gruppo Pcp, all'ordine del giorno
della riunione del 3 e 4 aprile.
"La mozione riguarda la norma di attuazione della parte
idroelettrica, fondamentale perché la regione possa attuare una
propria competenza", ha detto Chiara Minelli durante la
conferenza stampa convocata per illustrare il documento. Nel
2019 sulla materia due deliberazioni del Consiglio Valle avevano
richiesto la predisposizione di una norma di attuazione ma "sono
passati cinque anni e siamo ancora in attesa. Adesso pare anche
che secondo Aurelio Marguerettaz (nuovo componente della
Commissione paritetica, ndr) la norma di attuazione è
superabile". Per Erika Guichardaz "noi valdostani siamo
cresciuti convinti che la materia prima più importante della
nostra regione fosse l'acqua" e oggi "quanto detto da
Marguerettaz è in contrasto con la parte autonomista ma anche
con quella progressista" della maggioranza regionale.
Secondo Elio Riccarand sulla situazione ha pesato una certa
"instabilità politica" e uno "scarso impegno da parte della
Regione", dietro il quale "c'è la freddezza della Cva". "Ci
troviamo di fronte - ha aggiunto - a un nodo politico: non è
possibile che una regione a statuto speciale debba applicare le
regole delle altre regioni. La grande importanza di questa
mozione è il trasferire questa competenza, come fanno le altre
regioni, però senza clausole. Quindi l'impostazione dovrebbe
essere condivisa da tutti. Le possibili obiezioni sono relative
alle normative europee. Ma sarà la Regione, nel fare la legge,
che dovrà rispettare i principi eurounitari".
"Abbiamo la sensazione che nella commissione paritetica ci
siano coloro che non hanno la volontà di far arrivare in fondo
le norme. Non c'è alcuna intenzione di dare indirizzi precisi a
Cva", ha aggiunto Raimondo Donzel. "Se con l'autonomia ho la
capacità di normare da me perché devo fare riferimento a una
norma di tipo ordinario", ha sottolineato Luigi Giunta,
componente del 'gruppo regionale allargato' che collabora con le
consigliere regionali di Pcp.
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