Con 26 voti a favore e nove
astensioni il Consiglio Valle ha approvato un disegno di legge
che contiene disposizioni in materia di mobilità sostenibile. Il
provvedimento si compone di cinque articoli che modificano la
legge regionale 16/2019 al fine di istituire la Consulta
regionale per la mobilità ciclistica e aumentare di 1,4 milioni
di euro i fondi per i contributi a fondo perduto destinati a
cittadini e imprese per l'acquisto di veicoli a basso impatto
ambientale.
"Questo disegno di legge - ha detto Roberto Rosaire (Uv) - si
inserisce in una strategia più ampia che punta a rendere la
Valle d'Aosta 'Fossil fuel free' entro il 2040: da un lato,
agevola la transizione verso la mobilità sostenibile,
permettendo un accesso più ampio a soluzioni di trasporto
ecologiche; dall'altro, sostiene concretamente il tessuto
economico locale, facilitando l'acquisizione di veicoli a basso
impatto ambientale per imprese che, in questo modo, possono
aggiornare i propri mezzi di trasporto, riducendo le emissioni
legate alle loro attività".
Simone Perron (Lega VdA) ha criticato "i 4 milioni stanziati per
i contributi a fondo perduto per l'acquisto di auto elettriche,
una scelta che privilegia chi già può permettersi di acquistare
un bene del genere, in un momento in cui, per altro, la
decisione del blocco dei motori endotermici entro il 2035 è
messa fortemente in discussione a livello internazionale". Per
Chiara Minelli (Pcp) "la legge sulla mobilità sostenibile
approvata dal Consiglio nel 2019 non è una legge di soli
contributi, ma una norma che vuole perseguire nel campo della
mobilità l'obiettivo del Fossil fuel free al 2040 per la Valle
d'Aosta, è una legge che ha prodotto dei risultati positivi
malgrado le critiche mosse allora, tant'è che oggi viene
rifinanziata". Aldo Di Marco (Pour l'Autonomie) ha evidenziato
che "gli incentivi alle auto elettriche, ibride e a basso
impatto ambientale, nuove e usate, e ai dispositivi di micro
mobilità (monopattini e bici elettriche) arrivano in
concomitanza con quelli nazionali e sono importanti per dare
risposte compiute ai cittadini intenzionati all'acquisto di
questo tipo di veicoli". Claudio Restano (Rv) ha sottolineato
che "l'aspetto rivoluzionario non è dare ulteriori fondi per le
auto ibride e elettriche, ma è la creazione della Consulta che
permetterà ai soggetti che ne prenderanno parte di fornire degli
indirizzi alle politiche future: politiche che non riguarderanno
solo l'aspetto ambientale, ma anche i corretti stili di vita, la
salute, il turismo e, soprattutto, la sicurezza stradale".
Infine l'assessore ai trasporti, Luigi Bertschy: "Manca una
visione chiara a tutti i livelli sul tema del Green deal e noi
siamo una parte di un modello che, partendo dalle direttive
europee, ha sviluppato i suoi Piani, ma oggi ci aspettiamo una
posizione definitiva perché non ci sarebbe niente di peggio che
non decidere nulla. In questa fase in cui la mobilità elettrica
può rappresentare un primo passo importante per garantire un
sistema di fonti rinnovabili che ci renda autonomi dal gas e dal
petrolio, questo provvedimento è un valore aggiunto".
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