Due alpinisti sudamericani sono
stati tratti in salvo nella notte dal Soccorso alpino valdostano
sul massiccio del Monte Rosa a quota 4.550 metri. Diretti al
rifugio Capanna Margherita, non erano più in grado di proseguire
a causa delle loro condizioni fisiche. Per ripararsi dal freddo,
hanno scavato una buca nella neve. Le loro condizioni non sono
gravi.
L'intervento in elicottero è scattato dopo la chiamata di un
terzo alpinista, che ha riferito di aver raggiunto il rifugio
Gnifetti con i compagni e di essersi fermato lì mentre gli altri
due, nonostante il maltempo, avevano deciso di proseguire verso
Capanna Margherita.
Non avendo più contatti con loro, partiti alle 8.45 di ieri,
aveva deciso di lanciare l'allarme. Quarantacinque minuti dopo
la mezzanotte ha poi ricevuto un messaggio tramite dispositivo
satellitare, in cui i due alpinisti riferivano di essere in
difficoltà e di aver scavato una buca per ripararsi dalle basse
temperature. Si trovavano poco distante da Capanna Margherita ma
non riuscivano a raggiungere il rifugio.
Sentiti i servizi di soccorso confinanti (nessuna chiamata
risultava ricevuta dal soccorso svizzero e da quello piemontese)
e vista la situazione meteo favorevole, il Soccorso alpino
valdostano ha attivato la missione di ricerca e recupero in
elicottero. Alle 2.50 i due alpinisti sono stati avvistati,
recuperati con verricello e portati in ospedale per gli
accertamenti diagnostici necessari. Nel corso della notte le
condizioni meteo e la visibilità in quota sono poi peggiorate e
ciò - fa sapere il Soccorso alpino valdostano - avrebbe reso
impossibile l'impiego dell'elicottero.
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