''Questo è il cambiamento che più incide all'interno del tessuto urbano. Erano probabilmente molti anni che non si viveva questo impatto. Certo, l'impatto è sempre un po' traumatico, ma noi guardiamo all'orizzonte e non ci guardiamo indietro''. Così il sindaco di Aosta, Gianni Nuti, all'inaugurazione della rete ciclabile 'Vélo c'è', la nuova pista ciclabile di Aosta, che si è tenuta oggi in via Festaz.
Durante l'evento è stata consegnata anche la bandiera gialla 2024 'Aosta comune ciclabile', riconoscimento della Fiab, la Federazione italiana ambiente e bicicletta. La nuova pista ciclabile urbana si sviluppa per un tracciato di 15 chilometri, che si vanno così ad aggiungere agli altri otto già esistenti. ''Guardare all'orizzonte vuol dire immaginare la città di domani: questa è la città di domani, che vede le sue periferie ricucite al centro per bellezza, riqualificazione e vivibilità. E vede un altro tipo di mobilità'', aggiunge Nuti.
Per l'assessore comunale alla Mobilità, Loris Sartore, ''si completa una rete tutta urbana che accorcia le distanze. Si raggiungeranno i posti prima, risparmiando tempo e soldi. Sarà possibile girare la città in maniera sicura e confortevole. La ciclabile vuole essere una scelta per una città che vuole avere una dimensione europea''.
L’assessore comunale ai Lavori pubblici, Corrado Cometto, sottolinea come ‘’il ritornello che si è suonato per quattro anni è stato ‘bene la ciclabile, ma non così’. Il tracciato è nato con scelte meditate, fatte da professionisti che hanno aiutato l’amministrazione, scelti con una gara europea basati su qualità e competenze. Qualcuno dice che è a pezzi, non è continua. No, è continua. Ogni pezzo è stato studiato per impattare il meno possibile sulla città". Inoltre "è stata colta l’occasione, dove possibile, per implementare il verde urbano con 139 alberi piantati e quattro mila arbusti per le aiuole. Gli alberi secchi verranno sostituiti dal 23 settembre. La ciclabile copre così 23 chilometri, non arriva ovunque, ma ha una buona copertura e copre i principali poli. Il limite che ci siamo dati è quello di riuscire a fare una rete che comporti al massimo 250 metri di percorso per raggiungerla. E poi ti muovi in sicurezza’’.
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