"Il vento del ventennio soffia ancora tra le file di Forza Italia e Fratelli d'Italia. Lo confermano le dichiarazioni di alcuni mesi fa di Aloisi, che definiva Émile Chanoux fascista, e la loro assenza nella cerimonia di commemorazione per l'assassinio, da parte dall'allora Stato Italiano, dello stesso Chanoux. Il tempo, in cui il duce con i suoi scagnozzi come i podestà imbavagliava gli artisti e la libertà d'espressione, è finito, evidentemente i partiti italiani di destra non lo hanno ancora capito". Lo scrive in una nota il responsabile politico di Pays d'Aoste Souverain, Christian Sarteur, in merito alle polemiche scoppiate attorno alla cerimonia per gli 80 anni dalla morte di Emile Chanoux.
"Estrapolare dal contesto alcuni versi di una canzone per utilizzarli come arma di propaganda politica, o meglio di campagna elettorale contro le autorità presenti - prosegue - dimostra la mancanza di reali contenuti e progetti politici concreti. Fortunatamente al posto dei podestà, sono tornati i sindaci, forse un po' troppo ligi o intimoriti dall'italico cerimoniale, ma che, con la loro presenza, hanno onorato chi ha sacrificato la propria vita per la nostra libertà. Certo l'assenza di bandiere rosse e nere, vessillo in cui tutti i valdostani si riconoscono, è stata una grave mancanza perché i simboli hanno la loro importanza".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA