/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

'Ndrangheta, concessi gli arresti domiciliari all'avvocata Bagalà

'Ndrangheta, concessi gli arresti domiciliari all'avvocata Bagalà

La professionista era in carcere da oltre due anni

AOSTA, 02 aprile 2024, 10:14

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Il tribunale di Lamezia Terme ha disposto nei giorni scorsi la scarcerazione dell'avvocata Maria Rita Bagalà, concedendole gli arresti domiciliari presso la sua abitazione in Valle d'Aosta. Difesa dal legale Aldo Ferraro, la professionista è tra i 29 imputati in Calabria nel processo Alibante, seguito a un'inchiesta della Dda di Catanzaro sulla presunta cosca di 'ndrangheta capeggiata da suo padre, Carmelo Bagalà.
    L'avvocata era in carcere da oltre due anni. Arrestata nel maggio 2021 nell'ambito dell'inchiesta, era stata posta ai domiciliari in Valle d'Aosta. Poi, nel gennaio 2022, la Cassazione aveva respinto il ricorso contro la custodia cautelare decisa due mesi prima dal Riesame di Catanzaro: si erano così aperte le porte del carcere.
    Intanto va avanti il processo di primo grado a Lamezia Terme: la prossima udienza è fissata a luglio, per sentire testimoni della pubblica accusa. La data della sentenza non è ancora stata fissata.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza