"Il Piano energetico ambientale regionale definisce tre obiettivi quantitativi per il 2030: riduzione dei consumi finali netti del 12%; aumento della produzione locale da Fer del 12%; riduzione del 34% delle emissioni di gas climalteranti. Il raggiungimento di questi obiettivi andrà perseguito attraverso un mix di azioni qualitative: sostenibilità, resilienza, trasversalità, elettrificazione, autosufficienza energetica, ricerca e innovazione. Particolare attenzione è posta su reti e infrastrutture che rappresentano un elemento cardine del processo di transizione energetica". Lo ha detto l'assessore regionale Luigi Bertschy, illustrando in aula il Pear e aggiungendo: "Il Piano è molto sfidante in quanto c'è la necessità di imprimere una forte accelerazione al settore energia attraverso un vero e proprio cambio di paradigma, convogliando investimenti pubblici e privati verso un obiettivo comune di transizione energetica. La sfida ambientale potrà essere, in ogni caso, uno straordinario volano per l'economia, l'occupazione, l'innovazione tecnologica e uno sviluppo pienamente sostenibile e autosufficiente". "Tra le prime azioni da concretizzarsi nel 2024 - ha concluso - vi sono senza dubbio quelle in tema di Comunità energetiche rinnovabili e quelle relative all'efficientamento energetico e sviluppo delle Fer".
In base ai dati forniti dall'assessore nel 2019 la produzione energetica locale complessiva è stata pari a circa 3.514 GWh, costituita per il 100% da fonti energetiche rinnovabili (Fer), di cui il 90,7% derivanti da fonti energetiche rinnovabili elettriche e il restante 9,3% da fonti energetiche rinnovabili termiche quali la biomassa, il solare termico, la quota rinnovabile delle pompe di calore e il biogas. Una quota importante di energia elettrica viene esportata (circa il 63%) in quanto mediamente solo il 37% dell'energia elettrica prodotta viene consumata sul territorio regionale. Nonostante l'elevata produzione locale di energia da fonti energetiche rinnovabili, il territorio regionale ha comunque la necessità di ricorrere all'importazione, in particolare di gas naturale e prodotti petroliferi, per poter soddisfare i propri fabbisogni energetici (circa 3.807 GWh al 2019).
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