Anche ad Aosta gli edili e i
metalmeccanici di Cgil e Uil hanno protestato per fermare "la
strage sui luoghi di lavoro". Due ore di sciopero a un presidio
davanti al palazzo di giustizia per chiedere al governo leggi ad
hoc e atti concreti dopo l'incidente sul lavoro di venerdì
scorso a Firenze, dove sono morti cinque operai. "Questo
sciopero - spiega Fabrizio Graziola, segretario Fiom Cgil Valle
d'Aosta - è nato dopo quello che è successo venerdì a Firenze,
che è un fatto gravissimo. C'era un appalto, c'era la
costruzione di un nuovo supermercato: cinque persone hanno perso
la vita. Non si sapeva all'inizio neanche quanti fossero, chi
fossero, che contratto avessero".
"A quel punto - prosegue Graziola - i metalmeccanici e gli
edili della Cgil hanno deciso di fare per la prima volta uno
sciopero nazionale, per la prima volta in assoluto, di fare due
ore in tutti i territori italiani, perché è giusto mettere
l'attenzione su una questione, quella della salute e della
sicurezza, che troppo spesso viene messa in disparte".
La situazione in Valle d'Aosta è "un po' a macchia di
leopardo. E' chiaro - spiega Graziola - che in molte aziende,
soprattutto quelle strutturate, la salute e la sicurezza sono
tenute in considerazione, dal sindacato chiaramente, ma anche
dal datore di lavoro. Poi ci sono questioni legate alle aziende
più piccole, quelle artigianali, che siano edili o
metalmeccaniche, e a volte succede che la formazione
obbligatoria che ci dovrebbe essere non sempre viene fatta in
maniera puntuale, non sempre i mezzi di sicurezza vengono
utilizzati da tutti. Compito nostro, quello del sindacato,
soprattutto dei nostri delegati, dei nostri Rls-Rappresentanti
dei lavoratori per la sicurezza, nei luoghi di lavoro" è di
"vigilare, ma anche far sì che ci sia una cultura della
sicurezza, perché quello è un tema che riguarda tutti".
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