Sono tre le ipotesi di reato a
carico del capo della protezione civile regionale della Valle
d'Aosta, Valerio Segor, nell'ambito dell'inchiesta della procura
di Aosta - non ancora chiusa - sul vasto rogo che la scorsa
estate ad Aymavilles.
Insieme ad Alessandro Penco, amministratore delegato di Sky
aviation, a un responsabile e a un pilota, Segor è indagato per
incendio, incendio boschivo e inquinamento ambientale (delitto
colposo).
Gli inquirenti ipotizzano che i quattro abbiano provocato
l'aggravarsi del rogo che aveva coinvolto 90 ettari di bosco,
aree urbano-rurali oltre alla distruzione di alcuni immobili.
Inoltre, sempre secondo la procura, per negligenza, imprudenza e
imperizia avevano provocato in quell'area una compromissione o
un deterioramento del suolo, del sottosuolo, dell'ecosistema,
della biodiversità, anche agraria, della flora o della fauna.
Gli indagati sono stati informati dell'indagine a loro carico
nei primi giorni dello scorso dicembre, quando la procura ha
notificato loro un decreto di perquisizione personale, dei
locali e informatica, con contestuale sequestro, che ha
riguardato anche gli uffici della protezione civile a
Saint-Christophe e la sede di Sky aviation a Courmayeur.
"Confido che al termine dell'indagine verrà riconosciuta
l'estraneità del mio assistito", dichiara l'avvocato Andrea
Balducci, che assiste Valerio Segor.
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