Si terrà il 31 gennaio prossimo alle ore 9 la requisitoria della procura generale di Torino nell'ambito del processo d'appello-bis con rito ordinario relativo all'inchiesta Geenna sulla 'ndrangheta in Valle d'Aosta. La data è stata fissata al termine dell'udienza di stamane dalla terza sezione penale della Corte d'appello di Torino, durata circa due ore e dedicata alla relazione del giudice relatore.
Il nuovo processo segue l'annullamento con rinvio delle condanne inflitte in secondo grado per associazione mafiosa al ristoratore aostano Antonio Raso (dieci anni), all'ex consigliere comunale di Aosta Nicola Prettico e ad Alessandro Giachino (otto anni ciascuno a entrambi) e per concorso esterno all'ex assessora comunale di Saint-Pierre Monica Carcea (sette anni).
Con la stessa sentenza, pronunciata il 24 gennaio scorso, la Cassazione aveva assolto in via definitiva l'ex consigliere regionale Marco Sorbara dall'accusa di concorso esterno.
Gli imputati possono seguire l'udienza da persone libere in quanto il 31 marzo la Corte d'appello ha disposto la loro "immediata scarcerazione". Dal 19 gennaio 2019 - giorno del blitz dei carabinieri coordinati dalla Dda di Torino - Raso, Prettico e Giachino erano in carcere, mentre Carcea ai domiciliari.
Secondo i supremi giudici della quinta sezione penale la sentenza d'appello "finisce per fare riferimento a elementi riconducibili solo ad atti, meramente preparatori, diretti alla formazione di una associazione per delinquere di stampo 'ndranghetistico". Inoltre "le vicende di maggior risalto emerse nel processo" non dimostrano "la capacità di promanare all'esterno la tipica forza d'intimidazione, che caratterizza un'organizzazione strutturata come la 'ndrangheta".
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