"La Usl non sta improvvisando
alcunché" e sta applicando "il piano per l'emergenza Covid,
discusso definito e approvato nel Collegio di direzione" e che è
stato "oggetto ripetuto di discussione e confronto con in
azienda". Lo scrivono dall'azienda sanitaria, in replica alla
denuncia delle OO.SS della dirigenza medica sulla gestione
dell'emergenza al Parini.
Se c'è una "certezza appresa dalle precedenti ondate, è che non
si può aspettare che gli eventi ci travolgano ma dobbiamo sempre
precederli: non sarebbe opportuno allestire i reparti solo
quando in Pronto soccorso c'è la fila di pazienti Covid in
attesa di un posto letto".
Rispetto alla sospensione di interventi programmati "l'Usl ha
interrotto tutte le prestazioni non urgenti (comprese quelle
ambulatoriali) su indicazione del Ministero, come avvenuto in
tutta Italia e come lo stesso sindacato scrivente in altre
regioni aveva sollecitato".
L'assistenza medica ai pazienti Covid "non può essere in carico
solo ai medici internisti - aggiungono - me deve essere
garantita anche dai medici di area chirurgica (i più alleggeriti
dalla sospensione dell'attività non urgente)" e "nessuno se ne
può chiamare fuori". Questo "sforzo comune ci ha consentito di
reggere".
L'Usl "ha bandito concorsi per 47 medici di 23 specialità -
proseguono -. Purtroppo i partecipanti, inferiori alle
necessità, sono in gran parte non ancora specialisti e non
reclutabili nell'immediato. In ogni caso, i primi concorsi sono
in programmazione in tempi molto brevi".
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