"Ringrazio tutta l'organizzazione
che ci ha messo anima e corpo. Una gara riuscita bene, a parte
l'inconveniente di chi toglieva la segnaletica". Lo ha detto
Oliviero Bosatelli, facendo un bilancio del primo Tor des
Chateaux sulla distanza di 170 chilometri, l'ultramaratona su
percorso misto chiusa in 17 ore e 28 minuti.
"Mi ero un po' demoralizzato a continuare a perdere il
percorso", ha ricordato dopo essere giunto primo al traguardo.
"Poi dopo dicevo: devo tenere duro, devo continuare". Quindi "a
un certo punto mi sono anche affidato alla tecnologia: con il
telefonino ho tenuto sveglia la ragazza del Sos. Facevo un po'
da apripista, per comunicare dove c'erano gli incroci, dove non
era segnato e dove mancava la segnaletica". Durante la notte è
quindi stato superato dal valdostano Mikael Mongiovetto, giunto
poi secondo al traguardo. "C'è stato un lasso di tempo - ha
detto Bosatelli - in cui non riuscivo a guadagnare, quando
guadagnavo qualcosina perdevo quattro minuti perché mi perdevo".
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