Sono otto le priorità sulle quali
i Paesi G7 si impegnano ad agire e a sostenere politiche
concrete di inclusione e valorizzazione delle persone per
garantire ad ognuno la piena partecipazione alla vita civile,
sociale, economica, culturale e politica. Nasce così la Carta di
Solfagnano, presentata con una conferenza stampa congiunta di
tutti i ministri e delegazioni ministeriali che hanno
partecipato alla tre giorni in Umbria del G7 Inclusione e
Disabilità.
I punti salienti stabiliti per garantire il diritto di
tutti alla piena ed effettiva partecipazione e inclusione sono
inclusione come questione prioritaria nell'agenda politica di
tutti i Paesi; accesso e accessibilità; vita autonoma e
indipendente; valorizzazione dei talenti e inclusione
lavorativa; promozione delle nuove tecnologie; dimensioni
sportive, ricreative e culturali della vita; dignità della vita
e servizi appropriati basati sulla comunità; prevenzione e
gestione delle situazioni di preparazione alle emergenze e
gestione post-emergenza, comprese le crisi climatiche, i
conflitti armati e le crisi umanitarie.
Oltre all'Italia che ha presieduto il G7 con la ministra per
le Disabilità Alessandra Locatelli, hanno firmato la carta Kamal
Khera, ministro per la diversità, l'inclusione e le persone con
disabilità (Canada), Charlotte Parmentier Lecocq, ministro
delegato presso il Ministero della solidarietà, dell'autonomia e
dell'uguaglianza (Francia), Sara Minkara, consigliere speciale
per i diritti delle persone con disabilità a livello
internazionale (Stati Uniti), Stephen Timms, ministro di Stato
per la sicurezza sociale e disabilità (Inghilterra), Junko
Mihara, ministro per le politiche della disabilità (Giappone),
Helena Dalli, commissario Ue per l'uguaglianza (Unione Europe),
Kerstin Griese, segretario di Stato presso il Ministro federale
del lavoro e degli affari sociali (Germania).
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