Puntano a riproporre per le
elezioni regionali in Umbria "lo stesso modello vincente già
sperimentato sul territorio, dalle realtà più piccole alle più
grandi come Perugia", i partiti e i movimento componenti del
Patto Avanti. Coalizione che riunisce un "campo larghissimo" con
Pd, M5s, Psi, Sinistra e Verdi formazioni cattoliche e civici
dalla quale è arrivata all'unanimità la richiesta a Stefania
Proietti di candidarsi alla presidenza della Regione. Lo ha
detto il segretario umbro del Partito democratico Tommaso Bori,
facendo un quadro della situazione con l'ANSA.
La sindaca di Assisi sta vedendo in queste ore assessori e
consiglieri comunali e quelli della Provincia di Perugia della
quale è presidente. L'obiettivo di un Patto avanti è di chiudere
sul suo nome nei tempi più rapidi possibili.
"In Umbria - ha detto Bori - il Pd ha ottenuto una grande
affermazione alle europee. E lo stesso è successo alle
amministrative grazie anche al Patto Avanti, coalizione ormai
strutturata e strutturale. Siamo tornati a vincere anche a
Perugia, dove il Pd è il primo partito del capoluogo, sopra
anche Fratelli d'Italia".
Un percorso che sarà ora riproposto per le regionali che si
terranno probabilmente in autunno. "Il Patto Avanti - sottolinea
Bori - mette insieme tutte le forze alternative alla destra e
l'obiettivo è di allargare la partecipazione ad altre forze
politiche e realtà civiche per vincere".
Il segretario del Pd sottolinea comunque che "al centro c'è
sempre il programma". "Che punta - aggiunge - su temi chiave
quali il diritto alla salute e il potenziamento della sanità
pubblica, l'ambiente e la questione rifiuti, ma anche il lavoro
degno e ben retribuito".
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