Si è avvalso della facoltà di non
rispondere al gip di Perugia proclamandosi comunque innocente il
romeno di 50 anni arrestato lunedì per l'omicidio volontario di
Marielle Soethe, cittadina tedesca settantenne uccisa quasi un
anno fa nella camera da letto della sua abitazione a Citerna,
piccolo centro dell'alta Valle Tiberina. Lo ha fatto
nell'interrogatorio di garanzia.
L'uomo è accusato anche di violenza sessuale.
Al termine dell'interrogatorio, il difensore del romeno,
l'avvocato Donatella Donati, ha chiesto la concessione degli
arresti domiciliari per problemi di salute.
Secondo la ricostruzione accusatoria, Soethe fu vittima di
una "violenta" aggressione anche di natura sessuale nella casa
dove viveva da molto tempo. Quello arrestato dai carabinieri era
un suo vicino di casa, residente in zona, che la stessa donna -
ritengono gli inquirenti - fece entrare nell'abitazione.
Un quadro indiziario che la procura di Perugia considera
"granitico" e fondato anche su elementi scientifici, come una
traccia di Dna dell'uomo trovata sulla vittima.
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