Una folta ed interessata schiera
di croniste e cronisti, un centinaio circa, provenienti da tutto
l'Alto Adige, ma anche da fuori regione, ha presenziato oggi
all'evento tenutosi nel cortile interno di Palazzo Widmann.
Focus dell'edizione 2023 della Giornata delle croniste e dei
cronisti il tema dedicato alle interviste e dialetto nella
cronaca.
L'assessora provinciale all'Urbanistica, tutela del
paesaggio e Beni culturali, Maria Hochgruber Kuenzer, ha voluto
rimarcare l'importanza della cronaca in questo contesto. "I
cronisti trattano della storia contemporanea", ha esordito
l'assessora provinciale. "Quando si leggono le cronache e si
sfogliano i vecchi giornali, ci si rende conto che spesso sono
gli episodi a rendere comprensibile la storia e lo spirito del
tempo", ha detto Hochgruber Kuenzer, rendendo omaggio al lavoro
dei cronisti, riconosciuto, per la prima volta, anche nella
nuova legge provinciale sui Beni culturali con l'obiettivo di
valorizzare la cronistoria locale.
La soprintendente provinciale ai Beni culturali, Karin Dalla
Torre, ha definito fondamentale il lavoro basato sulle cronache,
pensando alla storiografia, alla cultura del ricordo, ma anche
al contesto dell'autonomia locale. "Per noi è importante che il
lavoro dei cronisti venga riconosciuto", ha sottolineato la
soprintendente provinciale. Per questo motivo, la collaborazione
tra i cronisti e gli archivi provinciali e la promozione del
sistema cronachistico da parte della Provincia sono stati
riconosciuti, per la prima volta, all'interno del testo della
legge provinciale sui Beni culturali. Dalla Torre ha
sottolineato come negli ultimi cinque anni si sia lavorato
intensamente "per sviluppare la nuova legge provinciale: "Ora
abbiamo elaborato un testo che garantisce una migliore tutela
dei beni culturali", ha detto Dalla Torre.
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