"Non si trattava di una classe di
migranti o una classe speciale", ma di una classe "con risorse
straordinarie" per insegnare il tedesco ai bambini che non lo
parlano sufficientemente bene il tedesco. Lo afferma la preside
della scuola elementare Goethe di Bolzano, Christina Holzer, in
una presa di posizione pubblicata dal quotidiano Dolomiten. Un
mese fa il progetto, mai decollato, di creare una classe di soli
bambini 'non tedeschi' suscitò forte polemiche.
La sua scuola, prosegue, "da sempre si impegna per
l'integrazione". La classe contestata doveva essere una classe
regolare, nella quale in piccoli gruppi si puntava al veloce
apprendimento del tedesco, scrive Holzer. "Solo chi conosce bene
la lingua vivrà la scuola come un luogo in cui si sperimenta il
successo personale e si rafforza l'autostima", ribadisce la
preside.
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