Il primo settembre è iniziato
l'incarico biennale del teologo Martin M. Lintner come preside
dello Studio teologico accademico a Bressanone. La sua nomina,
avvenuta nel novembre del 2022, aveva suscitato grande
attenzione, poiché il Vaticano l'aveva dapprima bloccata ed
approvata, poi, solo in un secondo momento, dopo che il vescovo
diocesano, Ivo Muser, aveva chiarito alcune questioni tra il
dicastero per la Dottrina della fede e quello per la Cultura e
l'educazione che aveva alla fine concesso il "nihil-obstat".
Originario di Aldino, padre Lintner è membro della Provincia
austriaca dell'Ordine dei Servi di Maria. Nel 2006 ha conseguito
il dottorato in teologia morale all'Università di Vienna e nel
2009 è stato nominato dal vescovo Karl Golser come suo
successore alla cattedra di teologia morale e spirituale presso
lo Sta a Bressanone.
Lintner, riferisce la diocesi, guarda agli eventi passati
dello scorso anno "con interiore distacco. Per me - aggiunge il
teologo - è stato incoraggiante il supporto del vescovo e di
tutto il collegio dei docenti dello Studio teologico".
Una sfida importante per il suo incarico è rappresentata dal
calo degli studenti negli indirizzi di studio teologici. "Si
tratta di un'evoluzione comune a diverse facoltà teologiche in
tutta Europa - afferma il preside - Dobbiamo trasmettere con più
efficacia ai giovani e alle persone interessate il messaggio che
lo studio della teologia affronta questioni importanti e
rilevanti per la vita e prepara a professioni pastorali ed
ecclesiali significative con buone prospettive future, ad
esempio nell'ambito dell'insegnamento della religione, nel
lavoro educativo o nella pastorale ospedaliera".
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