Erano da poco passate le 15 di
martedì quando i genitori di Andrea Papi, il 26enne ucciso
dall'orsa Jj4 nei boschi sopra Caldes il 5 aprile 2023, si sono
trovati a circa 20-30 metri da un orso. "Io, mia moglie e il
professor Michele Corti, che fa parte del Comitato 'Insieme per
Andrea Papi', stavamo scendendo in macchina da malga Grum, dove
eravamo andati a visitare la croce dedicata ad Andrea, quando di
colpo ci è apparso davanti l'orso", racconta all'ANSA Carlo
Papi, che parla di "un orso grosso, di almeno due quintali, che
arrivava dalla strada forestale di Terzolas" e che dopo pochi
secondi "si è buttato dentro il bosco". "Non abbiamo avuto
neanche il tempo di filmarlo che era già andato, però siamo
tornati indietro ad avvisare un signore che stava facendo la
legna. Chissà cosa sarebbe successo se fossimo stati a piedi e
non in macchina". Il punto dell'incontro, una curva, "era a
cinque-dieci minuti dalla malga, non ancora vicino al centro" di
Caldes, sottolinea Papi.
Carlo Papi torna anche sulla richiesta di archiviazione per
la denuncia per omicidio colposo nei confronti del presidente
della Provincia di Trento Maurizio Fugatti e del sindaco di
Caldes Antonio Maini, firmata dalla pm Patrizia Foiera della
Procura della Repubblica di Trento. "Una vergogna bella e
buona", commenta. "A giorni ci sentiremo con i nostri avvocati,
perché non è finita", conclude Papi.
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