Negli ultimi mesi, personale dei
Nas, con il supporto e l'assistenza del personale dell'Agenzia
delle Dogane e dei Monopoli, ha effettuato diversi controlli sia
nella provincia di Bolzano, che di Trento, nei confronti dei
"shisha bar", esercizi in cui viene effettuata la vendita e il
contestuale consumo di melassa e tabacco per narghilè messi a
disposizione dall'esercente.
Le melasse e i tabacchi detenuti e venduti devono essere
muniti di contrassegno di legittimazione ed iscritti nella
tabella di commercializzazione di Adm. La mancanza della
predetta autorizzazione comporta una sanzione amministrativa
fino a 10.000 euro o, nei casi più gravi, una sanzione penale.
Nel caso, invece, di somministrazione di melassa per narghilè in
confezioni sprovviste di contrassegno di legittimazione, e
dunque di contrabbando, risulta applicabile una sanzione
amministrativa fino a 50.000 euro o, nei casi più gravi, una
sanzione penale. Entrambe le violazioni comportano anche la
chiusura dell'esercizio fino a un mese.
Ad oggi i controlli effettuati hanno portato a una denuncia
di un cittadino iraniano in Alto Adige, titolare di un bar ove
venivano rinvenute e poste sotto sequestro diverse tipologie di
melassa per narghilè per un totale di 24,3 kg, (circa 2000 euro
di valore) risultati di provenienza estera, privi di
qualsivoglia contrassegno dell'autorità nazionale italiana. E'
stato effettuato anche un sequestro amministrativo a carico di
un cittadino iracheno a Lana, titolare di un bar ove venivano
rinvenute e poste sotto sequestro diverse tipologie di melassa
per narghilè per un totale di 9,9 kg, (circa 1500 euro di
valore) risultati di provenienza estera, privi di qualsivoglia
contrassegno dell'autorità nazionale italiana.
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