Una frana fangosa si è abbattuta
sul torrente Seres a Longiarù. Il monitoraggio dei vigili del
fuoco proseguirà per tutta la notte. Parte del materiale fangoso
è già entrato nelle case. Al momento sono stati evacuati gli
abitanti di cinque edifici, mentre altri 20 sono in procinto di
essere evacuati. Lungo una strada forestale che conduce al
paese, l'Ufficio sistemazione bacini montani ha costruito un
argine di deviazione per mantenere il materiale nel flusso
principale. Il presidente della Provincia e assessore alla
Protezione civile, Arno Kompatscher, è in costante contatto con
i servizi di emergenza e ha promesso ulteriore supporto in caso
di necessità.
"A seguito di una colata di fango caduta stamani nel
torrente Seres a Longiarù, una frazione di San Martino in Badia,
l'Ufficio sistemazione bacini montani è intervenuto con
l'ausilio di escavatori per rimuovere il fango e i detriti". A
riferirlo Thomas Gamper e Martin Moser, dell'Ufficio
sistemazione bacini montani est dell'Agenzia per la Protezione
civile, che si trovano sul posto insieme al caposquadra Tobias
Obwegs e a Volkmar Mair, direttore dell'Ufficio geologia e prove
materiali. Sul luogo della frana sono intervenuti anche i vigili
del fuoco volontari di Campill, San Martino in Badia e
Casteldarne.
Poco dopo le 16, il sindaco di San Martino in Badia, Giorgio
Costalbiei, ha diffuso un avviso di protezione civile. Gli
abitanti di alcuni edifici, per motivi di sicurezza, sono stati
evacuati. Il primo cittadino ha indetto una riunione della
Protezione civile per le ore 18.00.
A causa delle piogge e dello scioglimento della neve, una
frana si è attivata in una valle laterale, è scivolata nella
valle principale e ha ricevuto ulteriore vigore da un torrente
laterale, spiega il geologo provinciale Volkmar Mair. I detriti
hanno spostato il torrente principale e ora stanno scivolando
verso valle a una velocità di 100 metri all'ora. La frana è
attualmente lunga circa 800 metri. Dieci escavatori e 6 camion
vengono utilizzati per rimuovere il materiale, le operazioni
proseguiranno anche nelle ore notturne. Gli escavatori stanno
lavorando ovunque si trovino i ponti per evitare intasamenti.
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