Pesa duemila chili ed è alto sette
metri l'Haflinger di Strembo, il cavallo di legno da Guinness
che porta la firma dello scultore Marco Martalar. Stamani
l'inaugurazione della statua più grande d'Europa con questo
soggetto: una vera festa di popolo alla quale hanno preso parte
le associazioni delle Giudicarie, centinaia di cittadini e gli
amministratori del territorio. All'evento ha voluto essere
presente anche il presidente della Provincia autonoma di Trento,
che ha evidenziato come la grande partecipazione alla
presentazione di questa quinta opera di Martalar in Trentino,
sia sintomo tangibile del legame tra le comunità locali e il
territorio montano che i trentini avvertono come casa loro. Il
legno di Vaia attraverso il quale l'Haflinger ha preso forma,
rappresenta infatti il bosco, l'ambiente, il lavoro, la forza e
il calore delle genti di montagna.
Per realizzare questo maestoso cavallo all'interno del parco
Giorgio Ducoli sono serviti circa duemila pezzi di radice di
larice che provengono da diverse zone delle Giudicarie - da
Madonna di Campiglio fino a Storo - assemblati con
milleottocento viti. Per avere un effetto pelo di cavallo le
radici sono state sfibrate meccanicamente. Un'opera di
precisione, che ha richiesto tre mesi di lavoro.
L'idea della realizzazione è nata dall'associazione culturale
Strembo e Tradizione, guidata dal presidente Paolo Masè, che ha
voluto dedicare al paese e alla Val Rendena un'attrazione in cui
potessero rispecchiarsi. Il cavallo Haflinger - è stato spiegato
- era in passato per l'agricoltura della zona il trattore dei
nostri giorni. Oggi è diventato un compagno di lunghe escursioni
e avventure oltre che un'attrazione turistica. E l'opera stessa
è già diventata un'attrattiva, sia per i trentini sia per quanti
scelgono questo territorio come luogo di villeggiatura.
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