Per mettere in sicurezza la Ss350
dopo la caduta di due massi in località Lastebasse, avvenuta
domenica, sarà necessario realizzare alcune barriere paramassi e
un bacino di accumulo chiuso da un vallo-tomo. Lo comunica la
Provincia di Trento in una nota.
Proseguono anche i lavori di incanalamento delle acque e di
pulizia della carreggiata in direzione Padova della Ss47 della
Valsugana, interessata da un cedimento di materiale proveniente
dalla scarpata di monte sulla sede stradale. Il traffico leggero
è deviato lungo la strada dei Forti, mentre i mezzi pesanti sono
invitati a usare la A22, la Sp76 di Lona-Lases e la Sp71 Fersina
Avisio, oppure la Ss349 Val d'Assa Pedemontana e Costo e la Sp1
direzione lago di Caldonazzo. Nella giornata di domani si conta,
salvo imprevisti, di riaprire almeno una delle due corsie.
È stata riaperta nel primo pomeriggio di oggi la Ss237 del
Caffaro, dopo che una colata di detriti scesa ieri mattina in
località Ca' Rossa, nel comune di Storo, aveva otturato il
sottopasso stradale e imposto l'istituzione di un senso unico
alternato.
Sono chiuse per frana la Sp31 del passo Manghen (al
chilometro 34,6 circa, in località Zochi) e la Sp58 di Faedo. La
Sp94 di Stavel è chiusa per pericolo valanghe fino
all'intersezione con la Ss42 del Tonale e della Mendola. È
chiusa per smottamento, invece, la Ss42 del Tonale e della
Mendola (tra Brez e l'intersezione con la Sp43 di Castelfondo).
Il meteo di questi giorni ha portato a istituire il senso unico
alternato presso la Sp71 Fersina-Avisio (in prossimità di Sover
e in località Sevignano), presso la Sp6 di Rumo (in località
Molini), presso la Sp55 di Campodenno (a monte di Cressino),
presso la Ss42 del Tonale e della Mendola (tra Brez e
l'intersezione con la Sp43 di Castelfondo) e presso la Sp87 di
Peio in direzione Comasine (in prossimità dell'intersezione per
Peio).
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