Una sola famiglia e tre
generazioni di volontari nella Casa dei morenti di Madre Teresa
di Calcutta, in India. Si tratta della famiglia altoatesina
Näckler, che da qualche anno torna nella metropoli indiana per
occuparsi delle persone più povere al mondo.
A dare inizio alla tradizione è stato Erich Näckler,
soccorritore aereo di Nova Levante e membro fondatore dei Medici
dell'Alto Adige per il Mondo, che nel marzo del 2003 si era
recato per la prima volta a Calcutta per prestare servizio
nella casa dei moribondi insieme a Norbert Pescosta, medico del
reparto di ematologia dell'ospedale di Bolzano.
Nel novembre dello stesso anno, sua moglie Margarethe
Neulichedl, infermiera, lo ha seguito, per poi tornare a
Calcutta a intervalli regolari. Ad accompagnarla il padre Karl,
contadino di montagna di Nova Levante, che è stato in India nove
volte per per aiutare le persone nella stessa struttura e per
dare una mano in un orfanotrofio.
Nel 2017, la nipote Anna Näckler ha raggiunto il nonno, la
madre e la cugina Franziska per la sua prima missione in India.
Quando poi Karl è morto, nel 2022, Anna ha deciso di seguire le
sue orme, e nell'ottobre 2023 si è recata per la terza volta in
India per assistere i malati e i moribondi in qualità di nuova
associata Medici dell'Alto Adige per il Mondo.
In ogni missione, i volontari hanno anche visitato anche le
case di accoglienza per bambini di strada e disabili che l'ente
benefici ha creato e che continuano a sostenere grazie all'aiuto
della popolazione altoatesina.
"Vediamo i Näckler non solo in India, ma anche qui in Alto
Adige, dove aiutano i bisognosi del paese e gli immigrati a
integrarsi nel paese attraverso la parrocchia, il negozio di
abbigliamento e altre organizzazioni. Grazie famiglia Näckler",
ha affermato il presidente dell'associazione, Toni Pizzecco,
precisando che "lo fanno per profonda convinzione, per pura
carità".
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