"Il 30% delle donne che si
rivolgono ai centri antiviolenza della nostra rete prosegue il
cammino con la giustizia. È un dato inquietante, perché mostra
una sorta di sfiducia nelle istituzioni, principalmente nella
giustizia. Io credo che sul tema della violenza maschile alle
donne bisogna intervenire prima che avvenga, ma fino ad ora
tutti i provvedimenti legislativi, come il Codice rosso, sono
dispositivi che intervengono a reato già avvenuto". Così la
presidente dell'associazione Donne in rete contro la violenza
(Dire), Antonella Veltri, a margine dell'incontro di
presentazione dei risultati del progetto di approfondimento sul
tema che ha coinvolto la Scuola di studi internazionali
dell'Università di Trento.
"Dopo il caso di Giulia Cecchettin si è sviluppata una
maggiore consapevolezza sul tema. Ma questa consapevolezza deve
tradursi in un segnale istituzionale: i dati sui femminicidi,
così come sugli orfani di femminicidio, non sono raccolti. Non
penso che i femminicidio siano aumentati, ma vi è una maggiore
consapevolezza della gravità del fenomeno", ha detto Veltri.
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