I ricorsi contro il prelievo di
quattro lupi, il regolamento di esecuzione e l'individuazione
delle zone pascolive protette sono improcedibili: Lo ha
stabilito il Tar di Bolzano.
Lo scorso autunno, gli attivisti per i diritti degli animali
avevano presentato due ricorsi in merito alle autorizzazioni al
prelievo di quattro lupi nel Comune di Castelbello e sulle
montagne di Fundres. Oggetto dei ricorsi non era solo il
prelievo dei grandi carnivori, ma anche la questione della
costituzionalità e della conformità al diritto comunitario della
legge che ha introdotto il concetto di zone pascolive protette.
Sono state esaminate anche la legittimità del relativo
regolamento di esecuzione e del decreto d'individuazione delle
singole zone pascolive protette, ricorda la Provincia.
Entrambi i ricorsi sono stati respinti in quanto
improcedibili perché non sussistevano più i motivi di urgenza
che avevano dato luogo all'adozione dei provvedimenti.
Nell'autorizzazione firmata dal presidente della Provincia, Arno
Kompatscher, il termine per il prelievo dei lupi era stato
fissato a 60 giorni, ormai scaduto a causa della sospensione
giudiziaria del provvedimento. Secondo i giudici del Tar
l'impugnazione del regolamento di esecuzione e del decreto di
individuazione delle zone pascolive protette è inammissibile per
insussistenza di un relativo interesse concreto. Tuttavia, il
collegio giudicante non si è pronunciato sulla questione di
legittimità costituzionale e rispondenza al diritto comunitario,
ma i giudici hanno ritenuto che le motivazioni per il prelievo
dei lupi fossero insufficienti - motivo per cui la Provincia
dovrà sostenere le spese legali.
"La sentenza è comprensibile. La funzione delle aree
pascolive protette come vera e propria area di protezione dei
nostri animali da pascolo dai grandi predatori è, come si spera,
una buona strategia - ma non può rimanere l'unica. Continueremo
a lavorare con altre Regioni dell'Unione Europea per declassare
lo status di protezione del lupo a livello comunitario, in modo
da poter adottare misure ragionevoli per proteggere i nostri
animali da pascolo", afferma Luis Walcher, assessore provinciale
all'Agricoltura e Foreste.
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