A fine 2023 le start-up innovative
in provincia di Trento erano 139. Si tratta - informa la Camera
di commercio in una nota - di un valore in forte diminuzione
rispetto a un anno fa, quando il numero di imprese di questa
categoria era pari a 169 unità (-17,8%). Se si considera il
biennio 2022-2023, invece, il numero di start-up innovative si è
ridotto di 50 unità (-26,5%).
Solo nel 2021, momento di massima espansione per questo
ambito imprenditoriale, in provincia di Trento si contavano 36,9
start-up innovative ogni 10.000 imprese, mentre in Italia questo
valore era pari a 23,3. Due anni dopo il valore in provincia si
è abbassato, fino ad arrivare a 27,4 start-up innovative ogni
10.000 imprese per Trento (si parla invece di 22,5 a livello
nazionale).
Il dato si spiega in parte perché 45 start-up innovative
hanno raggiunto il termine di cinque anni, oltre il quale non
possono più rimanere iscritte nella sezione speciale del
Registro delle imprese. Altre 42 unità, invece, hanno subìto la
cancellazione per la mancanza dei requisiti.
"La tendenza in sensibile contrazione delle start-up
innovative, rilevata nell'ultimo biennio, merita quindi di
essere valutata con attenzione da chi ha responsabilità di
governo, perché rischia di privare il nostro tessuto produttivo
di un flusso di nuove realtà innovative in grado di mantenere
alta la competitività del nostro sistema economico", commenta il
presidente della Camera di commercio di Trento Giovanni Bort.
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