Circa 1.500 persone del comparto
privato al corteo di Cgil e Uil a Trento per chiedere risposte
al governo su retribuzioni, fisco, diritti, sanità, giovani. "In
Trentino sono 120mila le lavoratrici e i lavoratori che non
hanno un aumento di stipendi da anni - ha ricordato Andrea
Grosselli, segretario generale della Cgil -. Questo è vergognoso
e inaccettabile. Da questa piazza oggi inviamo un messaggio
chiaro a Roma e alla Provincia; noi non possiamo accettare che
le istituzioni non partono da noi, da chi tutti i giorni lavora,
paga le tasse, assicura i servizi essenziali". E ancora "con il
taglio delle aliquote fiscali alla Provincia mancheranno
42milioni di euro. Per noi vuol dire tagli alla nostra sanità
pubblica, tagli all'istruzione e ai servizi. Il Trentino ha
bisogno di un governo dell'autonomia autorevole che batta i
pugni a Roma e si spenda perché quelle risorse tornino sul
nostro territorio". Forte la critica anche alle imprese "che
hanno fatto utili scaricando l'aumento dell'inflazione sui
consumatori. Non c'è più tempo da perdere: le aziende rinnovino
i contratti". In rappresentanza del mondo degli edili ha parlato
Matteo Salvetti: "In Italia ogni giorno muoiono tre persone sul
lavoro".
Dal mondo dei metalmeccanici hanno preso la parola Stefano
Forte, Giuseppe Cancellaro e Rino Stinghel. Le tre tute blu
hanno posta l'accento sull'importanza della mobilitazione per
fare cambiare le cose. Hanno bocciato il taglio del cuneo
fiscale e chiesto il salario minimo. Dal settore assicurativo e
del credito ha parlato Marco Piasente: "Siamo noi quelli che
pagano le tasse. Siamo qui per i nostri diritti". E ancora le
lavoratrici del Cup il cui futuro lavorativo è appeso ad un
filo. "Il bando della Provincia non vincola le sedi in Trentino.
Vogliamo risposte dalla nuova giunta". E ancora le voci dei
lavoratori dell'energia, del commercio, le testimonianze e la
solidarietà del mondo studentesco con Camilla che ha ribadito
"vogliamo lottare insieme a voi. Anche per eliminare precariato
che ci attende".
A chiudere gli interventi il segretario nazionale Uiltucs Paolo
Andreani.
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